Il Lunedì dell’Angelo, in Sardegna, non è solo una gita fuori porta: è un rito di primavera che unisce sacro e profano, natura e convivialità. Una giornata in cui la comunità si ritrova all’aperto, tra campagne, monti e coste, per celebrare la fine della Settimana Santa e l’arrivo della bella stagione.
Le radici contadine della Pasquetta sarda
Storicamente, la Pasquetta in Sardegna è legata ai ritmi della terra. Dopo le intense celebrazioni religiose della Pasqua, le famiglie e le comunità si concedono una giornata di festa semplice e genuina. In passato, i pastori tornavano dai monti, si riunivano nelle aie e condividevano pane, formaggi e vino novello.
Grigliate e convivialità
Oggi la tradizione continua con il classico “arrustimentu” all’aperto: carni alla brace, pane carasau, verdure di stagione, dolci tipici come pabassinas e pardulas. Il tutto accompagnato da musica, canti improvvisati e balli sardi. Le mete più amate sono boschi, fiumi, siti archeologici e spiagge meno battute.
Mete consigliate per Pasquetta
Ecco alcune destinazioni ideali per vivere una Pasquetta autentica:
Monte Ortobene (Nuoro): perfetto per escursioni e picnic con vista.
Foresta Burgos (Sassari): natura rigogliosa e area attrezzata per famiglie.
Parco di San Leonardo di Siete Fuentes (Santu Lussurgiu): storia, sorgenti e ombra.
Costa Verde (Arbus): mare selvaggio e silenzioso, ideale per una Pasquetta fuori dagli schemi.
Consigli per una Pasquetta sarda perfetta
Porta una coperta e rispetta l’ambiente: la natura è casa.
Acquista prodotti locali per il tuo picnic.
Coinvolgi nonni e bambini nei giochi tradizionali.
La Pasquetta in Sardegna non è una semplice scampagnata: è un rituale collettivo che rinnova ogni anno il legame tra le persone e la loro terra.